SOLIDARIETA' E SOSTEGNO AI MEDICI PARAMEDICI E OPERATORI SANITARI ITALIANI

di Mario Quattrucci

Come storicamente in tutte le grandi crisi l'Italia (ma forse è così dappertutto) sta mostrando il meglio e il peggio di sé. Ecco cosa riferiva ieri Molinari su Repubblica:

«Andava tutto bene

La seconda ondata del covid rischia di essere una replica della prima, solo più cattiva. E non si tratta della violenza del virus, che pure continua a fare paura. Ma dell'animo degli italiani, ormai lontani parenti di quelli che a marzo commossero il mondo cantando dai balconi "andrà tutto bene".

Nella sola Lombardia, un medico su quattro dichiara di essere stato vittima di discriminazione sociale a causa del proprio impegno contro la pandemia. Quegli stessi camici bianchi che in primavera furono esaltati come eroi, oggi sono emarginati come untori, quando non insultati e minacciati come uccelli del malaugurio per il semplice fatto di denunciare i rischi del contagio e la sofferenza degli ospedali.

E sull'altro fronte, quello dei pazienti, le cose non vanno meglio. Sei mesi fa eravamo tutti chiusi in casa, e a tenerci dentro o a liberarci, tutti insieme, ci aveva pensato il governo. Ora le chiavi della libertà passano spesso dal sistema dei tamponi o dalle Asl, entrambi in crisi da settimane. Sono decine, da nord a sud, i racconti dei prigionieri del virus, bloccati in casa non dai sintomi, non dalle diagnosi, ma dalla burocrazia.

Dopo i malati e l'economia, ora la vittima del virus sembra la comunità. Quando la solidarietà salta e le regole non funzionano, resta solo la legge della giungla.»

Terribile. Ancora di più, se Molinari avesse il coraggio di citare chi aizza quei comportamenti, chi cavalca lo smarrimento e la cattiveria, chi se ne frega della comunità e insegue solo il proprio miserabile tornaconto politico...

Tre chiose. 1 - Questa massa di protervi, giovani e meno giovani, non vedono TG, non leggono giornali, tanto meno libri (han detto loro che sono fuffa), sono plagiati dagli "idola theari", nutriti dai clan, abbeverati alla monnezza di tanti social (quanto più monnezza e falsità, tanto più ne sono conquistati), sono posseduti dal pensiero altrui e credono di avere pensieri propri, vittime degli "idola specus" e quindi "trattenuti in false verità, privati della libertà e succubi di inganni: la verità insita nelle cose risulta deformata".

2 - La burocrazia, insieme alla criminalità/corruzione, è un cancro. Quando lo denunciavamo (Bruno Trentin fu quasi linciato per aver proposto una piccola rivoluzione nell'impiego pubblico... e perfino La Repubblica, ricordo, fece qualche battaglia) non vi è stata risposta, o meglio: le riforme venute (dalla Bassanini in poi) hanno peggiorato la situazione, aumentando a dismisura il potere degli "Uffici", sempre intoccabili, su tutta la pubblica amministrazione. Ma in questo caso non di burocrazia (potente ed infingarda) si deve parlare. Nella sanità la questione è altra: trenta anni di tagli e di colpi al servizio sanitario nazionale - chiusura di ospedali, diminuzione a decine di migliaia del personale medico e paramedico, dominio della sanità privata (alla quale ora non si chiede niente), hanno reso il sistema italiano (e basta con la retorica sulla sua qualità!) impreparato e impossibilitato a far fronte a questa tragedia.

3 - Per fortuna non tutta l'Italia, non tutti gli italiani, sono come quelli descritti, e come i gaglioffi che li comandano. Al contrario la maggioranza - basta andare in giro e ascoltare la gente comune, impaurita, a volte inviperita, ma piena di coraggio e comprensione - è tutt'altro. Allora bisogna che questa maggioranza sia ascoltata e soprattutto sia fatta intervenire. Facciamo un appello: vengano intanto, come nel primo periodo, le mille lettere di solidarietà e sostegno ai medici, a tutto il personale sanitario, ai volontari, alle forze dell'ordine, e a tutti coloro che anche oggi si stanno adoperando sia per fermare il virus, sia per alleviare le sofferenze e salvare i malati, sia per proteggere la massa dei non ancora ammalati. Io lo farò.